La sorpresa Ho 25 anni e dopo vario tempo a girare per l'europa per studio, finalmente tornavo a casa stabilmente. Vivo in un paese poco fuori una grande cittą , quindi pią¹ o meno ci si conosce tutti, ma soprattutto ci si conosce tra vicini di casa: e la protagonista della mia storia č proprio la mia vicina, ormai 20enne. Lei, che chiameremo Claudia, č una ragazza un po' particolare, infatti č sempre stata molto, molto alta, infatti l'ultima volta che l'ho vista toccava quasi i 2 metri. L'altezza le procurą² sempre dei problemi a scuola e nell'adolescenza non essendoci nessun ragazzo della sua statura, e per le molteplici prese in giro da parte dei compagni e compagne che la emarginavano. Io, un' po' perché le nostre madri erano amiche, un po' perché non sopportavo questo loro comportamento, divenni suo amico stretto. La mia partenza per l'estero la fece soffrire parecchio, ma proprio per questo la prima persona che andai a salutare dopo aver posato le valigie a casa fu lei. Arrivato davanti a casa sua suonai, attendendo risposta che arrivo solo dopo un' po' di tempo, rispose lei: "Chi č?" "Sono io Claudia, lo straniero ti ricordi???" dissi con tono sarcastico "Sei tornato, che bello... Ma ehm, vedi, adesso non ti posso far entrare ... " "Ci sono problemi? Cosa succede?" "No č che sto ... ., vabbč vieni e aspettami in salotto che mi devo cambiare ok?" "Va bene, apri" E cosଠentrai in casa sua e mi sistemai sul grosso divano, aspettando che Claudia arrivasse. Arrivo dopo poco, rossa in viso, come se l'avessi scoperta a far qualcosa di proibito "Ciao Claudia, tutto bene?" le dissi mentre mi avvicinavo per abbracciarla; ovviamente le si dovette abbassare per stringermi arrivandogli al petto "Si grazie, tutto bene e te?" "Bene, bene, grazie, ho un sacco di cose da raccontarti sui posti che ho visto, ma mi sa che te hai una novitą pią¹ importante da dirmi, dov'č il ragazzo?????" dissi con aria ammiccante "Macché ragazzo dai!?!?!?!" "Allora perché sei arrivata cosi rossa in faccia? C'era di sicuro qualcuno in casa ammettilo" "No, assolutamente, era solo che mi stavo provando il costume nuovo" "Davvero??? Ed č cosi osceno che ti fa diventare tutta rossa e che non me lo puoi far vedere???" "Lo sai come sono non mi piace farmi vedere!!!" disse con aria imbronciata "Dai fammi vedere questo costume, cosଠti do anche il mio parere" "Non voglio!!! Mi vergogno!!" "Con me?? Ma quante volte ti avrą² gią visto in costume??" "Mmmhhh non so, perą² hai ragione, te mi hai gią visto un sacco di volte ... Aspetta che arrivo" E cosଠdicendo andą² in camera su, per ricomparire poco dopo in accappatoio "Allora vediamo questo costume cosଠtrasgressivo" "Va bene, perą² non prendermi in giro" "Si, lo prometto, mi conosci" "Uff, va bene" E si levo l'accappatoio e io vidi il suo costume, che come pensavo, era di quelli interi stile nonna, neri e anti sesso. "Ah ah ah, e te sei arrossita per quel costume????? Ah ah non ci credo" "Ecco ti avevo detto di non prendermi in giro, cosଠora non ti faccio vedere il mio vero nuovo costume" "Ah ah aaaaaahhh, perché ne hai preso un altro uguale??? Li hai sempre avuti cosଠ... " "Appunto, stavolta ne ho preso uno diverso, in un momento di follia, perą² adesso non te lo faccio vedere" E mentre diceva queste parole io la scrutavo, notando che era ulteriormente cresciuta in statura, ma che aveva messo parecchi centimetri anche nella zona del petto e che le gambe sembravano pią¹ muscolose, cosଠcome le braccia. "Ok, riconosco il mio errore, perą² pure te potevi mettertelo subito. Me lo faresti vedere? Prometto, veramente, stavolta di non prenderti in giro" "Guarda, giusto perché sei te, altrimenti ti avrei gią spedito fuori di casa; aspetta un secondo arrivo" Aspettai veramente poco, mi ricomparve di nuovo fasciata nel suo accappatoio con una faccia molto seria "Questa volta non scherzo, non prendermi in giro o mi arrabbio sul serio e poi sono guai per te" "Va bene, non ti prenderą² in giro, lo giuro" Con quelle parole segnai un cambiamento nella mai vita assolutamente inaspettato. Davanti a me c'era il fisico mozzafiato di Claudia, 2 metri di curve e muscoli, che il ridottissimo bikini bianco risaltava in maniera splendida. "Uaoooo" furono le uniche parole di senso incompiuto che riuscii a tirare fuori "Allora?? Cosa ne dici? Ti piace?" Rimasi zitto per un paio di minuti, mentre lei mi guardava chiedendosi cosa mi fosse successo, e ogni tanto girandosi mostrandomi il suo perfetto fondoschiena. "Hey, c'č nessuno in casa?" mi urlą² dopo un' po' "Eeee, si ci sono, pią¹ o meno. Caspita Claudia complimenti ti sta d'incanto" "Non starai cercando di recuperare da prima spero per te ... " "No no davvero, ti giuro che sono meravigliato, sei diventata bellissima nel periodo in cui non c'ero" "Ma se non ho fatto niente, sono un' po' di palestra ... " "Non mi pare che con la palestra, riescano a venire fuori 2 zucche di quelle dimensioni ... " ahia, mi era scappato. Un punto su cui lei aveva sempre sofferto era il seno, enorme rispetto a quelle delle sue compagne che l'avevano soprannominata la mucca, prendendola in giro per tutto il liceo, e pensare che io vado matto per un seno grosso. "Beh in veritą con la palestra sono finalmente riuscita a ridurle, ora porto "solo" la settima" "Ahhhh e cos'altro fai in palestra?" "Alleno tutto il corpo in modo da poter far cose tipo ... questa!!!" E cosi dicendo si chino su di me e mi sollevo prendendomi in braccio, il tutto con una naturalezza sorprendente, come se io fossi fatto d'aria. "Ecco qua, visto. Ora posso giocare alla mammina anche con i ragazzi di 25 anni." "Beh con me č facile, non sono un maciste" "Oh ma tu non sei il primo, visto che in palestra c'erano alcuni che volevano fare i furbetti con delle ragazzine una volta li ho presi e appesi all'appendiabiti per i pantaloni, non si sono pią¹ fatti vedere" mi disse sorridendo "Allora, visto che abbiamo capito che sei fortissima, potresti farmi scendere adesso, non credi?" "E perché? Non stai comodo forse?" "No, sto comodissimo, pure troppo, č solo che ho la faccia proprio all'altezza dei tuoi seni e mi sta facendo un certo effetto ... " dissi con un certo imbarazzo "Ma dai, mi conosci da una vita e ti fa quest'effetto? Non ci siamo nemmeno come si deve fatti abbracciare come si deve; e poi sei uno dei pochi ragazzi che non urla quando lo sollevo" "Cos'č adesso vai in giro a sollevare gente come se niente fosse?" la schernivo "No, perą² diciamo che dopo aver appeso quei ragazzi in palestra ho una certa fama, e in pią¹ di un ragazzo ha voluto provare a essere sollevato, perą² tutti si mettono ad urlare, hanno paura della mia forza" "Beh, non č proprio una cosa di tutti i giorni trovarsi a un metro e mezzo d'altezza tenuto su dalle braccia di una ragazza" "Ehm, dal braccio bello, e potrei tenerti qui per ore; e posso tenerti su non solo con le braccia ... " disse allusiva "E con cos'altro mi potresti sollevare? Gambe? Spalle?" era riuscita a farmi diventare curioso "Con il tuo peso non avrei problemi a ... ma non posso farlo, mi vergogno troppo!" "L'hai detto te che ci conosciamo da una vita, non ti devi vergognare. E poi mi hai incuriosito e sai come sono..." "Mi devi promettere che non farai commenti e che non lo dirai mai in giro" "Lo prometto!" dissi con convinzione "Ok mi voglio fidare, ma se dirai qualcosa che non mi piace saranno cazzi amari ti avverto" disse con un tono minaccioso guardandomi dritta negli occhi. Mi poso per terra e inizio a slacciare il reggiseno, rimanendo in topless. Mi trovavo a meno di 20 cm da quelle tette enormi e non potei fare a meno di rimanere imbambolato ad osservale estasiato. Erano perfette: enormi e sode, rimanevano su senza cadere di un centimetro, con dei bellissimi capezzoli: mi stava venendo voglia di saltargli addosso, ma qualcosa dentro di me mi diceva di stare fermo perché sarei finito male se l'avessi fatto, probabilmente l'istinto di conservazione. E per fortuna che l'istinto si fece sentire perché dopo breve Claudia inizio a contrarre i muscoli e capii il perché di quel timore: i suoi muscoli si stavano ingrandendo sempre di pią¹, mentre prima erano definiti ma non evidentissimi ora erano sempre pią¹ massicci, esprimendo un senso di potenza, e impotenza da parte mia, che non avevo mai provato prima. I suoi bicipiti erano diventati enormi, cosi come le spalle e le gambe, ma la parte che pią¹ aveva subito un cambiamento era stato il petto e gli addominali: si vedevano 8 cubetti evidentissimi e soprattutto il seno era percorso da vene e si era sollevato ulteriormente, sfidando apertamente la forza di gravitą . Dopo aver fermato l'aumento dei suoi muscoli Claudia mi guardo con curiositą : aspettandosi, forse, un urlo o qualche segno di paura da parte mia; mentre io ero totalmente sopraffatto da quella visione, con un misto di paura e di desiderio ma con una certezza: la voglio, deve essere mia almeno per una notte a qualunque costo. "Ora posso farti vedere con cos'altro ti posso sollevare" e dicendomi cosଠmi sollevo con un braccio e m'incastro in mezzo alle sue enormi tette di marmo. Ero alibito, sconvolto. Claudia, come se niente fosse, mi portava in giro per la stanza come se fossi senza peso; anzi sorridendo guardando l'espressione del mio viso. Dopo aver fatto l'ennesimo giro del salotto mi disse: "Ok adesso andiamo in camera che ti faccio vedere un altro cosa" Altro??? E cos'altro dovevo aspettarmi?? Intanto il mio uccello era diventato di marmo e non so proprio come lei potesse non accorgersene. Arrivati in camera sua, che comunque si trova a un piano diverso dal salotto, prese un top elasticizzato dal armadio e se lo mise. Sul momento non mi resi conto di quello che era successo ma dopo pochi secondi il mio cervello mi rese consapevole di quello che era successo: aveva alzato le braccia, e con quel movimento mi ero spostato pure io verso l'alto e lei l'aveva fatto come se niente fosse. In pią¹ mi accorsi che il tessuto del top non toccava la mia schiena, ovvero i suoi seni erano pią¹ spessi del mio torace: ero senza parole, o č meglio dire senza respiro ero completamente andato. "Allora, hai qualcosa da dire?" "No, no, ho bisogno di un secondo scusa ... " "Ti terrorizzo cosଠtanto?" mi chiese apprensiva "No, non č terrore, altro ... " le dissi guardandola in viso "solo ora mi rendo conto di quanto tu sia straordinaria" "E' la prima volta che qualcuno mi fa un complimento cosą¬" "Posso chiederti una cosa? Non ti arrabbiare perą²" "No tranquillo, puoi chiedermi tutto: spara" "Potresti farmi andare su e gią¹ come hai fatto prima quando hai messo il top" "Dici cosą¬?" E inizio a mandarmi su e gią¹ una, due, cinque, dieci, venti volte come se niente fosse. Ma io non avevo previsto che quel movimento avrebbe fatto sfregare il mio uccello contro i suoi addominali facendomi una sega incredibile "Ti prego fermati" dissi quando ero sul punto di esplodere "sto per venire nei pantaloni" "E pensi che non me ne sia accorta??? Lo sto facendo apposta ad aumentare il ritmo piccolo, č un sacco che cerco qualcuno che apprezzi i miei muscoloni e finalmente l'ho trovato. Perą² č uno spreco farti venire nelle mutande" e cosଠdicendo mi strappo i pantaloni di dosso levandomeli da sotto "Cosi č ancora meglio. Vieni sui miei addominali forza!" e riinizio a mandarmi su e gią¹ sempre pią¹ veloce, ero come un burattino nelle sue mani poteva farmi quel che voleva, e dovevo dire che la cosa non mi dispiaceva. Dopo pochi minuti di quel trattamento non riuscii a resistere e esplosi sui suoi addominali, rimanendo appeso hai suoi meloni, anzi ora li stava stringendo intorno al mio torace per non farmi cadere. Si avvicino al letto, si sfilo il top, e poi mi depose sul materasso per passarsi le dita sugli addominali per prelevare un campione del mio seme e provarne il sapore. "Sai, era un sacco che le mie amiche, nei loro racconti, mi dicevano che bisogna provare lo sperma per capire che gusto aveva, e ora finalmente l'ho scoperto e mi piace" mi disse sorridendomi "Ti č piaciuto?" "E' stata una delle seghe pią¹ strane ma pią¹ eccitanti che mi abbiano mai fatto. Ma mi hai raccontato una balla: quei 2 meloni non possono essere una settima, non toccavo il tessuto del top quando ero lଠin mezzo!!" "Ti giuro, č una settima, il top l'ho messo per far aderire il tuo corpo al mio" "Proviamo a misurarle?" ero troppo curioso "Va bene, per il mio piccino posso farlo" Mio piccino??? Cosa voleva dire?? "Cosa intendi con mio piccino?????" "Beh, che da oggi ci divertiremo un'po' insieme, con i miei muscoli e il tuo uccellone: non ne ho visti tanti delle tue dimensioni. Puoi sempre dissentire ma a quel punto dovresti vedertela con questi" e flesse il suo bicipite destro che si trasformo in una montagna per evidenziare il concetto. "Allora? Vado a prendere il metro e misuriamo o vuoi discutere?" "Vai a prendere il metro" dissi immediatamente Ricomparve con in mano un metro da sarta e una rondella da muratore da 5 metri "Quali dici che sia meglio usare?" disse facendomi l'occhiolino e inarcando la schiena mettendo ancor pią¹ in evidenza il seno "La rondella ovviamente" la presi in mano e salendo in piedi sul letto (cosଠgli arrivavo al mento) presi la misura: il risultato era 150, e con una rapida consultata a internet scoprimmo che era ben oltre l'ottava, ma anche la decima "Visto avevo ragione io, e ora come la mettiamo???" "Come posso farmi perdonare?" mi chiese con fare ammiccante "Beh potresti provare a farmi un pompino sedendomi sulle tue tettone" "Non ci avevo mai pensato ... Ok ci sto" E in un secondo mi ritrovai seduto sul suo seno a farmi spompinare dalla mia amica, che da lଠa poco sarebbe diventata la mia padrona e complice in avventure che non avrei mai immaginato.