First lesson By zio erode zioerode@libero.it La mia prima lezione come ospite ad un corso di lotta libera femminile Susan aveva finalmente chiesto a Luigi di iscriversi al suo corso di lotta femminile. Lui non aveva mai insistito troppo, ma ci aveva sempre sperato e lei aveva pensato che un ragazzo nel corso avrebbe reso più realistico un combattimento per le sue ragazze. Di conseguenza quella sera Luigi si presentò in palestra e dopo essersi fatto una doccia ed infilato ciabatte e pantaloncini uscì dallo spogliatoio. Susan lo stava aspettando fuori della palestra con un’altra ragazza e fece le presentazioni; si chiamava Patty ed era anche lei una nuova iscritta. Era una ragazzina bionda molto carina e dal viso dolcissimo, piccola di statura, non più di 155 cm, ma con un corpicino formoso e ben fatto. Il bikini nero che indossava tratteneva a stento un seno tondo e sodo che sembrava ancora più grande vista la bassa statura della ragazzina, che non dimostrava più di 16 anni. Si salutarono calorosamente, felici entrambi di non essere soli in un ambiente nuovo e seguirono Susan nella palestra. Era un grosso stanzone con al centro un ampio tatami sul quale si trovavano già una ventina di ragazze che chiacchieravano e ridevano allegramente. Salutarono i nuovi arrivati con ampi sorrisi e la lezione ebbe inizio. Cominciarono con una corsetta seguita da esercizi di riscaldamento. Luigi faticava a concentrarsi, non sapeva più dove guardare circondato com’era da ragazze seminude in bikini e soprattutto a piedi nudi. Anche le ragazze per contro lo fissavano spesso, mettendolo leggermente a disagio. Sembrava comunque un bel ambiente, allegro e rilassato. Per tutta quella parte della lezione Luigi e Patty rimasero sempre vicini, un po’ per il fatto di non conoscere nessun altro ma soprattutto per l’istintiva simpatia reciproca che provavano. Chiacchierando Patty gli disse che era al secondo anno della scuola infermieri e da ciò Luigi dedusse che aveva 20 anni, età che non dimostrava assolutamente e glielo disse con convinzione, ricevendo in cambio un sorriso dolcissimo. Quando le chiese come mai si era iscritta ad un corso di lotta, lei rispose semplicemente che lo aveva fatto per curiosità. Durante il riscaldamento Luigi comunque osservò che la ragazza, pur essendo piccolina, aveva un fisico decisamente tonico ed era estremamente agile e sciolta negli esercizi. Quando si erano tolti le ciabatte aveva visto che indossava il 35, ma aveva dei piedini ben proporzionati che lo eccitavano non poco, la pianta leggermente larga e le dita sottili. Susan batté le mani e le ragazze si sedettero chiassosamente lungo il perimetro del tatami, Luigi e Patty le imitarono, ma Susan fece loro cenno di raggiungerla al centro della materassina. Susan si rivolse alle ragazze sedute intorno a loro ”Come avete visto abbiamo due nuovi allievi, ma non del tutto inesperti, Luigi è cintura gialla di judo e Patty cintura arancione di ju-jitsu.” Luigi lanciò uno sguardo sorpreso alla ragazzina, che gli rispose con un sorrisetto. “Quindi” proseguì Susan guardando prima Patty poi Luigi “adesso ci faranno vedere cosa sanno fare lottando tra loro.” Luigi fece per aprir bocca, ma Susan prevenne la sua obiezione “Lo scopo di questa sfida è di dimostrare che 20 kg e 20 cm di differenza non significano nulla nella lotta, soprattutto nella lotta a terra, quello che conta sono l’agonismo e la tecnica.” Luigi cercò di non far trasparire il suo nervosismo e osservò che per contro Patty non sembrava minimamente preoccupata di dover lottare con lui nonostante la notevole differenza di taglia, cosa che lo fece innervosire ancora di più. Dalle ragazze sedute intorno a loro si levò un coro di apprezzamenti e dalle loro espressioni Luigi osservò che la maggior parte di loro avrebbe voluto essere al posto di Patty. Susan si rivolse ai due sfidanti “Le regole sono semplici, è un incontro di lotta libera per cui si vince per leva, strangolamento o immobilizzazione.” “Si possono usare anche i piedi nello strangolamento ?” chiese Patty con voce gentile e con quel sorrisino che la faceva sembrare molto più giovane dei suoi vent’anni. La domanda della ragazza sconvolse ed eccitò Luigi, che udì preoccupato la risposta divertita di Susan “Se ci riesci guadagnerai 100 punti tra le tue nuove compagne !” Detto questo Susan si allontanò da loro e si rivolse ad una delle allieve sedute in cerchio intorno a loro “Lisa arbitrerà l’incontro”. La ragazza designata si catapultò con un gridolino di gioia al centro del tatami. Patty intanto si era sistemata i capelli fissando nel frattempo il suo avversario, Luigi si rese conto che la ragazza continuava a sorridere, ma ora il sorriso non le arrivava più agli occhi, che lo fissavano con un’espressione seria, quasi dura. Luigi era eccitato dalla prospettiva di lottare con una ragazza, ma per contro era molto preoccupato dalla possibilità che la sua avversaria, molto più giovane e minuta di lui, potesse batterlo di fronte ad altre venti ragazze. L’idea lo terrorizzava, per cui decise che avrebbe dato il massimo per vincere l’incontro. Al via di Susan il combattimento ebbe inizio, Luigi e Patty si portarono al centro del tatami e si afferrarono reciprocamente. Dalle ragazze sedute intorno a loro si levò subito un corso di incitamenti, tutti ovviamente rivolti alla minuta avversaria di Luigi. Iniziarono a muoversi in cerchio, studiandosi e cercando entrambi una possibilità di attaccare. Luigi in realtà faticava a concentrarsi, il suo sguardo correva dalla eccitante scollatura di Patty ai suoi deliziosi piedini nudi che si muovevano rapidamente sul tatami. Inoltre, essendo molto più alto della sua avversaria, che gli arrivava alla spalla, era costretto a stare piuttosto chinato in avanti per mantenere la presa. Tentò un paio di attacchi poco convincenti, che Patty sventò con facilità. Poi fu il turno di lei di attaccare, sfruttando il suo baricentro più basso attirò Luigi verso di sé sbilanciandolo in avanti. Ruotò di scatto facendo perno sul piede sinistro ed infilò l’anca sotto lo stomaco di Luigi. Poi lo afferrò saldamente per un polso e per il bordo dei pantaloncini e lo proiettò al suolo con un grido acuto. Era stato un attacco così veloce che prima di rendersene conto Luigi si ritrovò a mezz’aria. BA-BOM il suono della sua caduta risuonò forte nella palestra, quasi coperto dalle grida di gioia delle spettatrici entusiaste. Atterrò con violenza di schiena sul tatami, il fiato mozzo, ma non fece in tempo a riprendersi dalla botta. La sua piccola ma scatenata lottatrice infatti lo aveva seguito subito al suolo, felice di poter continuare la lotta a terra, dove era certa di poter battere il suo più grosso avversario. Inchiodò subito Luigi al suolo in una classica immobilizzazione, un braccio sotto la sua nuca e le gambe ben divaricate sul tatami. Mentre Luigi ancora si stava riprendendo dalla botta, Patty cercò di mettergli il leva il braccio sinistro. Luigi lottò per evitare la leva, osservando nel frattempo con sorpresa l’espressione tesa e concentrata sul viso grazioso della sua avversaria. Quella che fino a cinque minuti prima era una deliziosa e timida ragazzina si era trasformata in una implacabile lottatrice che cercava selvaggiamente di batterlo. Puntando i piedi al suolo, il corpo morbido e sodo di Patty premeva ferocemente sul torace di Luigi per impedirgli di respirare e stroncare così la sua resistenza. Rimasero in quella posizione per quasi un minuto, lottando ed ansimando pesantemente. Luigi cercò più volte invano di agganciare col suo piede la gamba di Patty per rigirarla, mentre le altre ragazze osservavano eccitate il feroce combattimento a terra. La cosa che maggiormente le mandava in visibilio era che, nonostante la notevole differenza di mole, la ragazza stava decisamente dominando la lotta. Il contrasto tra il lungo piede di Luigi e quello minuscolo di Patty che lui cercava vanamente di artigliare non faceva che aumentare l’eccitazione delle ragazze. A quel punto Luigi decise di usare la forza bruta e di sfruttare la sua maggiore mole. Gemendo per lo sforzo ruotò di peso la sua avversaria oltre di sé, inchiodandola al suolo nella stessa immobilizzazione che aveva subito fino ad un attimo prima. Patty lanciò un grido di rabbia lottando ferocemente mentre Luigi cercava di bloccarle in leva il braccio tra le sue cosce. “Sei fatta” le sussurrò col fiato corto; gli occhioni azzurri lo fissarono con aria di sfida “Guarda che non abbiamo ancora finito, non intendo farmi battere al mio primo incontro.” gli rispose la ragazza con voce ansimante. Luigi si permise un lieve sorriso, ormai certo che Patty era saldamente bloccata al suolo dal suo peso. Ma non aveva fatto i conti con l’agilità e l’esperienza della sua avversaria nella lotta a terra. La ragazza riuscì ad intrecciare le mani sotto il mento di Luigi ed iniziò a spingere con i palmi contro la sua trachea. Luigi cercò di resistere, ma la pressione sulla sua gola lo costrinse lentamente a sollevare la testa per poter respirare. Notò l’espressione soddisfatta sul viso della sua avversaria e si rese conto con orrore del rischio che stava correndo. Troppo tardi. Con uno scatto velocissimo Patty sollevò la gamba scavalcando la testa di Luigi e gliela mise davanti al collo, l’incavo del ginocchio sulla gola. La mossa scatenò l’entusiasmo delle spettatrici che si protesero in avanti per seguire gli sviluppi dell’attacco della ragazza. Con il viso deformato dallo sforzo, Patty iniziò a spingere all’indietro Luigi con la gamba, che cercava disperatamente di resistere. Il polpaccio liscio e muscoloso della ragazza premeva implacabilmente sulla sua gola, Luigi girò la testa di lato per alleviare la pressione e si ritrovò così ad ammirare il piccolo piede nudo inarcato nella tensione dello sforzo. Erano in una situazione di stallo, Luigi non poteva liberarsi della gamba della sua avversaria, ma lei non riusciva a schienarlo per via del maggior peso di lui. Erano ormai parecchi minuti che stavano lottando ferocemente e la fatica rese Luigi meno attento del dovuto. Mentre lottavano infatti Patty era riuscita lentamente a sollevare non vista l’altra gamba dietro la schiena di Luigi. Con un grido di trionfo riuscì alla fine ad intrecciare i piedi dietro la spalla di Luigi, che imprecò furioso per la sua disattenzione. La pressione di entrambe le gambe della ragazza riuscì infatti a spezzare la sua resistenza e Luigi crollò schiena a terra tra le grida di trionfo delle ragazze sul tatami. Mentre Luigi cadeva all’indietro, Patty sfilò velocemente la gamba da sotto il suo corpo e gliela piazzò sul torace. Nello stesso tempo riuscì ad afferrare il polso di Luigi con entrambe le mani, bloccandogli il braccio tra le sue cosce. Ju-ji-gatame !! Il terrore di ogni judoka, la mossa micidiale dalla quale era quasi impossibile uscire. Luigi si rese conto con orrore che Patty stava per batterlo con una delle mosse più umilianti davanti a tutte quelle ragazze e sentì montare un’ondata di panico. Iniziò a contorcersi freneticamente per impedire alla sua avversaria di finirlo. Fortunatamente per lui Patty non gli aveva preso bene il braccio per cui non riusciva a metterglielo in leva. Susan osservava soddisfatta i due corpi avvinghiati sul tatami. Aveva temuto che farli lottare fosse stato un azzardo vista la differenza di mole, ma vedere la piccola Patty dominare Luigi nella lotta a terra le fece capire di aver fatto la cosa giusta. Le altre allieve erano in visibilio, per cui aveva ottenuto il suo scopo. Luigi intanto cercava disperatamente di uscire dalla’immobilizzazione della sua avversaria, tentò di portare un piede sotto la sua gola, ma l’esperta lottatrice incassò subito il mento vanificando ogni suo tentativo di liberarsi. Per contro Patty non riusciva a mettere il braccio di Luigi in leva articolare, per cui decise di cambiare tattica. Sollevò la gamba che teneva sulla testa di Luigi e gli mise il piede nudo sulla faccia. Istintivamente Luigi afferrò con la mano libera la caviglia sottile di Patty, cercando di togliersi il piede che gli premeva sulla bocca. Subito dopo Patty sollevò l’altra gamba e piazzò il piede sulla gola di Luigi “E con questo sei fottuto !” gli disse con un sorrisetto crudele. Luigi si rese conto che era vero e si fece prendere dal panico. Farsi battere in un modo così umiliante da una ragazza così piccola davanti a Susan e tutte le sue allieve era una cosa che non poteva sopportare. Aveva però perso la lucidità ma il contatto della rosea e morbida pianta del piede nudo di Patty premuto sulla sua faccia, le sottili dita rattrappite sulla sua bocca per impedirgli di respirare, non lo aiutavano certo. Lottò disperatamente per liberarsi ma la sua avversaria gli premeva crudelmente il tallone dell’altro piede sulla carotide e la pianta sulla trachea per spezzare definitivamente la sua resistenza. Lisa capì che ormai Luigi era spacciato e si inginocchiò davanti al viso ormai congestionato del lottatore inchiodato al suolo. “Ti arrendi ?” chiese a voce alta per farsi sentire da tutte le ragazze sul tatami. Luigi, la faccia paonazza e deformata sotto il piede nudo di Patty, alzò lo sguardo sulla ragazza arbitro che lo fissava con occhi torbidi dall’eccitazione. “NOOOO” riuscì a rispondere lui più per disperazione che per convinzione. Allora con un grido selvaggio la piccola lottatrice sollevò il bacino da terra puntando il piede nudo sulla gola di Luigi. La pressione si fece insostenibile e Luigi emise un rantolo scalciando e grattando con i lunghi piedi nudi sul tatami, vista che mandò in estasi le ragazze, incredule che la piccola lottatrice fosse riuscita a battere il robusto ragazzo al suolo. Luigi batté freneticamente la mano sul tatami in segno di resa e gracchiò “Basta ! mi arrendo, mi arrendo !!” Il grido di gioia di Patty fu coperto dalle urla da stadio delle altre allieve. Mentre Luigi si afflosciava esanime sul tatami, la sua piccola avversaria gli tolse il piede dalla gola, ma in segno di umiliazione non quello che gli teneva premuto sulla faccia. “Niente di personale Luigi” gli disse con voce maliziosa “è stato bellissimo fare la lotta con te……e batterti !” Gli occhi chiusi per la vergogna, Luigi senti la voce squillante di Lisa annunciare “Patty batte Luigi, resa per strangolamento coi piedi !”