il marine Anne Carlson by Andy, leonardot@planet-interkom.de Questa storia la dedico al mio carissimo amico Gorni sperando di farlo contento Il marine Anne Carlson In una caserma nel Texas eŽgiornata di festa, la banda suona e intrattiene il numeroso pubblico civile con pezzi Dixiland. Fra il pubblico ci sono moltissime personalitaŽcivili e militari. LŽaltoparlante invita al silenzio per dare inizio alla cerimonia dŽonore. Si tratta di un valorosissimo marine che viene decorato con medaglia dŽoro al valor militare, il massimo del riconoscimento. Quattro mariners si dirigono verso il centro della piazza dŽarmi portando una piattaforma con vari gradini alta un meetro e mezzo. Bisbiglio del pubblico che non sa dare il percheŽa quellŽazione. La banda inizia lŽinno nazionale ed al plotone viene ordinato il presentat arm. Il generale comandante della caserma si dirige verso la piattaforma ed attende sullŽattenti lŽarrivo del valoroso marine. Silenzio assoluto fra il pubblico, perfino gli uccelli sembrano ammutiti. Arriva da un lato della piazza dŽarmi una jepp che va pian piano. Non tando per motivi di rituale ma per il carico enorme che il retro deve sopportare. Il marine da decorare eŽenorme, un gigante alto piuŽdi due metri e mezzo e pesa 280 chili di puri muscoli. Rasato a zero, biondo, in tuta da combattimento con mamiche arrotolate fino alla spalla che mostrano dei muscoli spaventosi che brillamo al sole come se fossero dorati. Sono completamente coperti di peli biondissimi e riccioluti. Su un avambraccio ha un enorme tatuaggio: lo stemma del battaglione. La jepp si ferma davanti alla piattaforma e il soldato scavalcando il mezzo scende a terra con enorme sollievo delle balestre che quasi toccavano terra. Come lei si mette sullŽattenti davanti alla piattaforma che gli arriva allŽaltezza del pube esce dal pubblico un bisbiglio di stupore. Quel marine eŽuna donna gigantesca di origine olandese con delle tette da far spavento che data la posizione sono esplose dal giubbino esponendosi al massimo. Brillano al sole essendo anche loro coperte da una marea di peletti biondi e riccioluti che arrivano fino al collo. Il generale stupito dalla mole di quella donna sale eccitatissimo sul podio. Elogia al massimo il soldato gli da la mano che viene quasi stritolata dalla manaccia della gigante. Tremante gli punta la medaglia dŽoro su una tetta che tiratissima sembra strappare la stoffa mimetica e incita la gigantessa a calare la testa verso di lui. Il generale confidenzialmente gli sussurra allŽorecchio: sei un soldato valoroso e ....una donna da sogno. Gli da un bacio sulle guance e li si accorge che quella donna anche se non si vede perche eŽbionda e rasatissima ha una barbaccia durissima che copre tutta la faccia. Al generale piace moltissimo e senza farsi accorgere si gratta le labbra sulla carta vetrata della donna. Lei aprezza moltissimo ed eccitatissima risponde allŽorecchio del generale: Signor generale sarei orgogliosa se lei mi desse il permesso di ringrazirla a modo mio in privato. Il generale felice gli fa lŽocchiolino la prende per le spalle cercando di squoterla in segno di amicizia ma lei impietrita e orgogliosa non muove un muscolo. Quindi il generale fa il dietrofromt e scende per la scalinata aiutandosi peroŽ ai parapetti in quanto le gambe gli tremano dallŽeccitamento vissuto. Il motivo della croce dŽoro al valor militare eŽuna storia lunghissima. Cominciamo dallŽinizio. Il giorno del suo arruolamento volontario eŽ stato un sottosopra fra il personale del centro militare. prima di tutto nuda in fila indiana fra le donne reclute per la visita medica. Le reclute vedendo una gigantessa del genere, muscolosissima e pelosissima da testa a piedi hanno incominciato chi ad accerezzarla, chi a palparla, chi a strofinarsi sulla fica pelosissima. chi si eŽfatta sollevare per abbracciarla e sbacciucchiarla e cosiŽvia. EŽstata naturalmente fatta abile peroŽcon la clausula particolare: sesso femminile, misure corporee anormali, clitoride svilupatissimo. Altro problema il vestiario che il sarto ha dovuto fare completamente da testa a piedi su misura, dalla tenuta da combattimento alla uniforme di libera uscita. Nella camerata una baraonda con botte da parte delle reclute in quanto tutte volevano essere lŽamante preferita della gigante col clitoride talmente grosso da sverginare anche la puttana piuŽaccanita. Dopo varie nottate di baraonda dove piuŽvolte lŽMP ha dovuto far ordine eŽstato deciso di trasferire il donnone dai maschi. Li cŽeŽstato meno bordello in quanto lei lŽunico che ha osato a violentarla mentre dormiva, un negraccio alto due metri, gli ha dato una lezione tale che per sei mesi non si eŽpiuŽvisto e al ritorno eŽstato ordinato al lavoro sedentario alla fureria avendo sintomi postraumatici su quasi tutte le ossa che possedeva. Quindi silenzio assoluto e rispetto massimo di quella gigante di origine flamminga. Alla mattima come tutti gli altri mariners a lavarsi e farsi la barba assieme ai commilitoni. Per tutto il periodo dellŽaddestramento dove cŽerano prove di velocitaŽnaturalmente non era tanto allŽaltezza, ma dove ci voleva della forza liŽnon cŽera nessuno che gli stava dietro. Allo scavalcamento della barriera alta tre metri dovevano sei reclute sollevarla per i piedi ed aiutarla, quando doveva pero aiutare lei gli altri da sola li faveva volare da una parte allŽaltra senza fargli toccare la barriera, fortuna che dallŽaltra parte cŽera una rete di salvataggio. Il fucile automatico non aveva cinghia sufficente per essere trasportato sulla spalla, quindi se lo infilava nel cinturone come fosse un revolver. SullŽaddestramento corpo a corpo prima ha demolito diversi manichini e sacchi di sabbia poi su quello dal vivo dopo che ha distrutto tre allenatori eŽstata esonerata dagli esercizi essendo inutili. Con la sua forza inumana judo e karate sia da parte sua che da quella dellŽavversario erano cose assurde in quanto una sola mano di lei bastava per stritolare qualsiasi forma di vita. Finito il corso dopo mesi di masturbamenti al clitoride in quanto non ha avuto rapporti sessuali ne con uomini e ne con donne era pronta per un eventuale invio in zona operativa. Si da il caso che un ministro di Washington che si trovava in visita ufficiale in un paese del centro America eŽstato rapito da un gruppo di terroristi che lo volevano scambiare con compagni terroristi imprigionati. Alla caserma della gigante eŽstato ordinato di scegliere fra i piuŽvalorosi e preparati di costruire un gruppo scelto per liberare il politico. Scelto il gruppo naturalmente con dentro la gigante viene organizzata la spedizione via aerea. Arrivati sopra la zona dŽ azione i dieci vengono paracadutati armati fino ai denti con armi modernissime. Per la gigante e stato organizzato un paracadute speciale simile a quello per paracadutare mezzi di trasporto e carichi speciali. Atterrati silenziosissimi di notte cercano di organizzarsi per lŽazione di sorpresa. Il gruppo comincia ad avenzare dando alla gigante il compito di salvaguardare il retro. Il caso disgraziato ha voluto che lei sprofondasse in una specie di sabbia mobile. Per qualsiasi persona sarebbe stato mortale ma lei era coperta solo fino alle tette. Ad ogni modo non doveva fare il minimo rumore. Il caso ha voluto che i nove compagni chi colpito da mine antiuomo e chi da colpi di arma da fuoco sono tutti deceduti. Una volta arrivato il silenzio lei sottovoce col suo vocione baritonale ha cercato di chiamare i suoi amici. Nessuna risposta peroŽ. Lei incazzatissima e quasi con senso di colpa in quanto non era stata presente allŽazione attende silenziosa lŽalba per poter rendesi conto dellŽaccaduto. Col chiarore si libera dalla pozzanghera e con tremendo dolore vede i corpi immobili dei suoi compagni. Lei eŽtroppo incazzata per provare del dolore, vuole solo vendicare gli amici persi. Fa una fossa enorme, leva uno ad uno le plachette di riconoscimento, quindi li seppelisce restando immobile in segno di lutto per un minuto. Quindi a caccia grossa. Facendosi posto fra la giungla incomincia a sentire delle voci estranee . Camminando pianissimo si trova davanrti il primo ribelle. Alza il pugno sopra la sua testa ad unŽaltezza di minimo tre metri e lo facadere come fosse un meteore sul cranio del terrorista. La testa entra conpletamente fra le clavicole esplodebndo come un uovo accompagnata da un rumore terrificante di costole frantumate. Avendo aprofittato del cinguettio di un uccello esotico non si eŽsentito alcun rumore estraneo. Prosegue senza guardare il cadavere frantumato al suolo. Incontra altri due ribelli che peroŽaccorgendosi di quel donnone armati di machete cercano di andargli incontro,. Lei si abbassa prende con i pollici e indici le mani armate dei ribelli e girandole come fossero caramelle gliele stacca dai polsi. Senza dare il tempo di urlare se li infila fra le tette con la testa ed incomincia a premere quella massa enorme e pelosa che si porta al petto. Una volta soffocati lascia la presa e prosegue. Questa volta sono in quattro seduti attorno ad un faloŽche discutono e ridacchiano. Lei va dove si trovano le armi e con le sue mani le riduce ad un ammasso di rottami. Quindi si dirige verso i quattro. Prende i primi due con le sue manacce per la camicia e si mette le teste dentro le sue ascelle pelosissime e sudate. Stringe i muscoli delle braccia contro il dorso, li prende per i piedi e tirandoli a strappo stacca le due teste dai corpi come fossero galline. Soddisfatta ma non al massimo muovendo le braccia stritola le teste riducendole ad una poltiglia irriconoscibile. Strappa le camice dai corpi decapitati e si pulisce la peluria delle ascelle dai resti delle teste. Gli altri due terrorizzati da pisciarsi addosso vanno alle armi ma trovano solo metallo aggrovidgliato. Lei con due passi enormi e velocissimi aggusanta il terzo con una mano al collo a lŽaltra che copre completamente il bacino., alza il ginocchio formando un angolo a novanta gradi e con un tremendo colpo secco spacca lŽuomo in due come fosse un baccalaŽ. I due pezzi di corpo sono uniti solamente dal cordone dellŽintestino che fuoriesce sanguinante. Un puzzo tremendo di sterco e lei scaraventa il rottame contro il fuoco. Il quarto eŽ impalato e dal terrore non riesce a muovarsi. Lei si inginocchia a terra e a quattro mani come fosse una tigre affamate si avvicina al poveraccio. Lo lecca sul viso, lo gratta con la sua barbaccia che nel frattempo gratta a sangue, con i denti gli strappa i pantaloni e alla vista del ninicazzetto fa una ridacchiata cavernosa e sarcastica. Si aspira in bocca cazzo e palle facendogli cosi un pompino pazzesco. Lúomo si agrappa al collo enorme e muscoloso di lei e uncomincia a sculettare. Nel piuŽbello dellŽazione lei con una dentata micidiale gli stacca palle e menbro. Lui dal dolore e terrore non riesce ad urlare. Lei soddisfatta, in piedi se lo osserva portandoselo allŽaltezza della sua faccia, il tutto mentre mastica soddisfatta quel pezzetto di carne come fosse un cioccolattino. Sangue e bava gli scende sul mento barbuto, quindi ingoia con soddisfazione, Si pulisce la bocca col corpo dellŽuomo come fosse una salvietta. LŽuomo si sta dissanguando e lei generosa decide di liberarlo da quella tragedia. Apre la bocca enorme come fa lŽippopotamo si introduce la testa del poveraccio e con un colpo a rallentatore di denti stacca la testa provocando un rumore terrificante della spina dorsale che si frantuma. Lascia cadere il cadavere come fosse qualche cosa di infetto e sputa la testa. Prende una bottiglia di tequila che si trovava vicino al faloŽe si scaqua la bocca prima sputandola e poi svuotando la bottiglia in un colpo come fosse un digestivo. Quindi prosegue secondo la rotta prestabilita. Arriva ad una baracca dove ci sono alla porta due guerriglieros che fanno da guardia armati fino ai denti. Lei silenziosa nonostante la sua möle ma addestrata alla perfezione va dietro alla baracca prendendo cosiŽla preda dal di dietro. Si avvicina ad uno, contemporaneamente immobilizza il corpo abbracciandolo completameente al dorso con una manaccia e con lŽ altra appoggiata sul cranio gli gira la testa di 360 gradi come fosse il tappo a vita di una bottiglia. lŽuomo crepa allŽistante. Lei prede il cadavere con le sue manacce per i polsi e tirando con un colpo secco verso lŽesterno spacca e stacca le due metaŽdel corpo una dallŽaltra. Tagia le budella col coltello e prende con il pollice e indice la metaŽdel cadavere. Sollevandolo da terra come fosse un coniglio morto si arrampica sopra la baracca e glilo presenta appeso all ária davanti gli occhi dellŽ altro guerrigliero. LŽuomo incomincia terrorizzato a vomitare. Lei lascia cadere il cadavere e prendendo lŽuomo per le palle lo solleva da terra portandoselo al retro della baracca. Questo eŽevidentemente lŽultimo della razza e va trattato con cura. Prende contemporaneanmente i piedi e con le sue manacce li gira pian piano finche sente che le ossa si spezzano. Lo stesso fa con le ginocchia e quindi sempre con calma tenendo un mozzicone di sigaro acceso fra i denti passa al bacino, Apre le gambe verso lŽesterno finche scricchiolano. Guarda soddisfatta la metaŽdella sua opera e quindi passa alle braccia. Prima gli stritola le mani , poi spezza ii gomiti e tirando pianissimo le braccia verso lŽesterno fa schricchiolare gli attacchi delle braccia con le spalle. LŽuomo ormai non grida piuŽpercheŽil dolore eŽinumano ma eŽancora vivo. Lo gira e lo appoggia su un masso. Il culo del poveraccio eŽscoperto. Lei con la bava alla bocca dalla lussuria prima dal sadismo e ora dal sesso si leva la tuta mimetica rimanendo cosi completamente nuda. Incomincia a passarsi le manacce su tutto il corpo incominciando cosiŽad eccitarsi. Pernde il clitoride e masturbandoselo lo fa diventare simile ad un cetriolo. Allarga le chiappette del culo del guerriglielo e glielo spacca scopandoselo con furia. Gli occhi dellŽuomo sembrano scoppiare ma lei presa dallo spasimo della scopata comtinua a tirare colpi tremendi facendo volare allŽaria il corpo ormai inerme EŽin piedi con lŽuomo sospeso impalato da qiel membro femminile micidiale. Il sangue si mescola a litri di albume che esce caldo e viscido dalla fica pelosissima della gigante affamata di sesso. Stanca e soddisfatta dalla scopata si inginocchia a terra. Prende il corpo straziato del poveraccio e se lo mette fra i polpacci e le coscie. Quindi ricordando lo schiaccianoci ed una pressa lascia cadere di colpo tutti i suoi quintali su quel rottame umano. Rumore tremendo di costole fracassate e interiora insanguinate che escono da tutti i lati. Lei si raddrizza tirando un calcio tremendo al rottame. Sempre tenendo il sigaro fra i denti va alla fontana e si libera da quel lerciume lasciato dal cadavere. Si riveste, tira un calcio alla porta distruggendola, si inchina e a fatica entra allŽinterno. Trova il politico inbavagliato e legato. Lei con accuratezza e rispetto lo libera e si presenta secondo il regolamento militare. Prende delicatamente il politico stremato dallo strapazzo fra le braccia muscolose e se lo riporta al punto base. Arriva lŽelicottero che riporta i due a domicilio. Praticamente fatto il rapporto eŽstato deciso cosiŽil grande riconoscimento militare. Ritorniamo peroŽalla caserma dove dopo la decorazione lo stato maggiore ha organizzato un party in onore della graduata e dei caduti. Lei dopo un poŽleggermente brilla si prende un marine abbastanza grosso e nel gabinetto se lo scopa a dovere. Ritorna quindi alla camerata ma sbaglia baracca e va nella camerata delle donne. I letti sono tutti vuoti allŽinfuori di uno dove una marine stava leggendo un giornale. Lei ancora sotto stato di lussuria, si spoglia nuda, si passa la mano sul clitoride piuŽvote facendolo ingrossare al massimo. A quella vista la donna si mette in piedi sul letto ed agrappandosi alle chiappe enormi e pelose della gigante gli fa un pompino strabigliante. Dopo che una valanga di liquido lava mezzo corpo della soltatessa, eccitantissima dice: Scopami ti prego. Lei se la mette a pecorina sulla branda soprastante e con colpi tremendi di clitoride sfonda intervallando fica e culo della compagna dŽarmi. Urla di lussuria che tuonano per tutta la baracca unite ai grugniti tipo orso della gigante. Sdraiata sul letto con le gambe divaricate che arrivano a terra si rilassa con un meritato sigaro, lo stesso fa la compagna adagiata su quel morbissimo materasso di pelo del suo corpo fumando una sigaretta. La mattina seguente la gigante si mette a rapporto dal generale per ringrazirlo a modo suo. Presa dallŽeccitazione si eŽperoŽdimenticata di farsi la barba, se ne accorge vicino allŽufficio del generale ma pensando che a lui piace strofinarsi decide di lasciarla. Secondo il regolamento sullŽattenti fa il saluto militare. Lui chiama il riposo. Lei va alla finestra, abbassa le persiane. Va alla porta e la chiude a chiave. Si siede sul divano, si mette sulle ginocchia il generale e gli racconta per filo e per segno tutta lŽazione vissuta per la liberazione del politico. Pian piano mentre passano i minuti il generale viene spogliato da lei e lei spogliata da lui. Lei incomincia a passargli la manccia sul cazzo incominciando dolcemente a masturbare. Il generale incastrato fra le tettone pelose si gratta fino allo spasimo la faccia sulla barba di lei. Il clitoride peroŽsi eŽpaurosamente ingrandito con stupore del graduato. Lui fa per spostarsi da quel palo ma lei gentilmente lo tiene immobile, naturalmente con rispetto al grado. Pian piano il membro penetra e impala il generale che prima si ribella cercando a pugni di liberarsi. La forza della gigante peroŽeŽmitologica e continua a impalarselo a dovere. Dopo i primi dolori il generale (il porco) incomincia a godere questa volta aiutando, sollevandosi ed abbassandosi, lŽimpalata. Spruzzo di lussuria di lui che arriva fino alla faccia della gigante e pozzanghera di sperma di lei che lava completamente il cilo del generale. Lei rispettosa: " eŽstato di suo gradimento il rapporto signor generale. Lui ansimante dalla lussuria: "non a sufficenza, mancano i particolari, domani rinnoviamo il rapporto." Lei lo mette gentilmente a terra, si rivestono secondo il regolamento, saluto e dietrofront!